Rame
Il rame è l'elemento chimico che nella tavola periodica degli elementi porta il simbolo Cu, il numero atomico 29, e il suo peso atomico è di 63,546 u.m.a. Appartiene alla serie di metalli di transizione, all'undicesimo gruppo della tavola periodica degli elementi. Il rame nel complesso anionico viene chiamato cuprato. Il suo numero protonico è 29. La sua densità è di 8,94 g/cm3.Il rame allo stato nativo è un metallo di colore caratteristico rosso-chiaro, di reticolo cristallino cubico a facce centrate. Non comporta reazioni polimorfe. Il rame nativo è molle ma molto resistente e duttile. È semplice da coniare, da laminare (a caldo e a freddo) e adatto per produrre fili molto sottili. Permette la brasatura forte e dolce. È resistente alla corrosione. Si trova raramente allo stato nativo, come miscela di due isotopi stabili, 63Cu e 65Cu. I minerali più frequenti del rame sono: calcopirite (CuFeS2), calcocite (Cu2S) e cuprite (Cu2O). Nella superficie si trova per lo più come azzurrite, malachite o come roccia rossa. Il rame è abbastanza stabile all'aria, se esposto agli agenti atmosferici sulla sua superficie si forma una patina verde-bianca (malachite) che protegge il metallo dall'ossidazione.
Nel settore edile oggi il rame e le sue leghe vengono utilizzati per i rivestimenti che grazie alle caratteristiche della patina sono caratterizzati da durata e aspetto specifico (decorativo). L'utilizzo più importante del rame deriva dalla sua conducibilità elevatissima per cui il suo uso è molto diffuso nel settore elettrotecnico (elettronico). È il migliore conduttore elettrico accanto all'argento, per cui più del 50 % del rame prodotto oggi si usa nella produzione di cavi.
Oltre a distinguersi per un'ottima conduttività (sia allo stato solido sia allo stato liquido), la sua ottima conduttività termica assicura un applicazione diffusa anche nella produzione di scambiatori di calore (riscaldatori, evaporatori, tubi per acqua e gas...).
Alluminio
L'alluminio è l'elemento chimico che nella tavola periodica degli elementi porta il simbolo Al, il suo numero atomico è 13 e il suo peso atomico è di 26,9815386. Il nome alluminato indica l'alluminio nel complesso anionico. La parola glinik è il vecchio nome croato dell'alluminio.Caratteristiche principali
È un elemento di colore argenteo-bianco che appartiene al 3° gruppo (nel passato IIIB) della tavola periodica degli elementi.
L'alluminio è un metallo molto morbido, fragile e duttile, leggero e malleabile. È resistente agli agenti atmosferici, ad alcuni acidi e alla corrosione. È un buon conduttore di calore ed elettricità. L'alluminio è il terzo elemento chimico in ordine d'abbondanza sulla crosta terrestre (8,1 %), accanto all'ossigeno e silicio. Ciò nonostante, fino all'anno 1825 non è stato isolato in forma nativa (H. C. Ørsted). Fonde a 660 °C, e bolle a 2519 °C. È un metallo molto reattivo e si ricopre di una sottile pellicola di ossido, che si forma rapidamente quando è esposto all'aria. L'alluminio e i suoi ossidi sono anfoteri.
Riciclaggio
Oggi nel territorio dell'Europa il 42 % dell'alluminio utilizzato per lattine, l'85 % dell'alluminio utilizzato in edilizia e il 95 % dell'alluminio utilizzato per gli autoveicoli viene riciclato. Alla fine del Novecento il rapporto tra l'alluminio prodotto da allumina e quello riciclato è stato 3:1.
Ferro
Il ferro è l'elemento chimico che nella tavola periodica degli elementi ha il simbolo Fe, il suo numero atomico è 26, e il suo peso atomico è di 55,845 u.m.a. Il simbolo Fe deriva dalla parola latina ferrum, che indica ferro. Il nome ferrato indica ferro nel complesso anionico. Il ferro nativo tellurico indica il ferro nativo, nato nella crosta terrestre. Nel suo stato puro, il ferro è di colore argento e molle. È noto dai tempi più antichi e oggi è senza dubbio il metallo più importante che viene utilizzato in diversi modi. È più importante di tutti i metalli e si usa per lo più in forma di acciaio, che contiene anche carbonio (fino al 2,06 %).Il ferro corrode all'aria umida e si scoglie in acidi diluiti. È un metallo di transizione e appartiene all'8° gruppo della tavola periodica degli elementi. Nella natura per lo più lo troviamo in minerale magnetite. Cristallizza in cubi neri. È il metallo più diffuso nella crosta terrestre e per la sua frazione massiva occupa il secondo posto dopo l'alluminio. La concentrazione del ferro nella crosta terrestre corrisponde al 5 %, mentre la sua quota nella massa totale del nostro pianeta equivale a 37 %. Il nucleo della Terra è probabilmente prevalentemente composto dal ferro. La sua concentrazione negli oceani è piccola (all'incirca 4×10-3 ppm).
Il ferro nativo nella natura è presente solo in forma di ferro meteorico, ovvero quello proveniente da meteoriti, e ferro nativo tellurico, cioè quello presente nella crosta terrestre dai tempi antichi. La presenza del ferro è stata determinata anche nella composizione del Sole, delle rocce lunari e altri corpi celesti, dove il suo tenore è del 14,3 %, come testimoniano i meteoriti caduti sulla Terra, la metà dei quali è composta del ferro. Sulla superficie della Terra si trova raramente il ferro nativo, (ferro nativo tellurico sull'isola di Disko, a ovest della Groenlandia).
Acciaio Inox
L'acciaio inox è l'acciaio inossidabile e grazie alla sua composizione chimica è caratterizzato da una notevole resistenza alla corrosione. Esistono varie forme di corrosione, come corrosione intercristallina o corrosione cavernosa. Per questo motivo l'inox viene sottoposto ai processi di decapaggio e passivazione. L'acciaio inox è un materiale di qualità ed eco-compatibile. Viene utilizzato per usi domestici, nella costruzione navale, nella produzione di profili per recinzioni ecc. Con l'aggiunta del cromo all'acciaio a basso tenore di carbone si ottiene la resistenza all'ossidazione. L'acciaio può contenere anche nichel, carbonio, molibdeno e titanio.L'acciaio inox o l'acciaio inossidabile è una lega di ferro con un minimo del 10,5 % del cromo (gli acciai inossidabili moderni contengono fino al 30 % del cromo), a differenza dall'acciaio che corrode rapidamente all'aria (l'ossido è di color rosso), se in qualche modo non viene protetto dall'ossidazione. Oltre ad aggiunta del 10,5 % del cromo, perché l'acciaio sia resistente alla corrosione (passivo), esiste un'altra condizione, cioè l'esistenza di una microstruttura omogenea monofase di ferrito, austenito o martensite, al fine di evitare la formazione dell'area con potenziale elettrico diverso dal potenziale della massa elementare.
Oltre che con l'aggiunta del cromo, la resistenza alla corrosione si può ottenere anche con l'aggiunta del nichel. Combinando le fusioni con cromo e nichel sono stati sviluppati gli acciai di tipo 18/8 (18 % Cr e 8 % Ni), con una microstruttura in austenite, resistenti agli acidi. L'aggiunta di molibdeno permette una più facile passivazione e migliora la resistenza alla corrosione e alla corrosione per pitting dell'acciaio Cr-Ni. Con l'aggiunta di elementi formanti carburo (ad. es titanio, niobio) si evita la formazione di corrosione intercristallina. Generalmente, il gruppo di acciai inossidabili deve contenere gli elementi alfageni: cromo, silicio, alluminio, molibdeno, niobio, titanio, vanadio; elementi formanti austeniti: nichel, manganese, rame, (cobalto), azoto.